il mattino ha l’oro in bocca

Lascia un commento

28 aprile 2012 di maleberto

e a quest’ora i volti assonnati degli impiegati della narinod si incontrano fugacemente tra il parcheggio e la macchinetta delle timbrature, accompagnando dei timidi saluti a solenni sbadigli.

Tra tanti sguardi assonnati però svetta l’orgogliosa presenza dell’uomo più profumato del mondo. Fin dai primi minuti il suo dolcissimo olezzo si espande per scale e corridoi, segnandone il passaggio per alcune ore. E se ogni androne che attraversa ed ogni stanza in cui entra vengono trasformate in fresche aiole di primavera, il suo ufficio diventa il reparto di cosmetica di un grande magazzino: non puoi entrare senza che un’oleosa ondata di sensuale piacere violenti le narici, ed ogni secondo di estatica permanenza in questa bolla sensoriale si traduca poi in un invidiabile mal di testa nelle ore immediatamente seguenti.

Oggi il nostro svolazzante farfallone è però particolarmente mattiniero. Cosa particolare per lui: nonostante non sia soggetto al rito della timbratura, è abbastanza prevedibile in ingressi e uscite, e tanto è puntuale ad arrivare, tanto vanta una precisione atomica nelle uscite. Roba da dare l’esempio a tutti: qualcuno ancora sta cercando le chiavi nella giacca o il bottone per spegnere il monitor, e la sua berlina già attraversa fieramente il piazzale, per tornarsene a casa.

Se quindi lo vediamo qui prima delle otto, subito penso che qualcosa sta per accadere. Apre rapido il portatile, e subito dopo attraversa il corridoio per entrare nell’ufficio di fronte, dove accende anche la grossa stampante a colori. Ecco, ho già capito: deve stampare un catalogo speciale per un cliente su cui ha lavorato tutta la notte, e che dovrà visitare di qui a pochissimo. Arriva presto, stampa tutto subito, e via che va. I più di noi non si accorgeranno nemmeno del fatto che quest’uomo è stato qui, ma è grazie a persone come lui, al loro serio ed incondizionato attaccamento al lavoro, che la nostra azienda va avanti.

Mentre osservo come unico spettatore i suoi rapidi spostamenti odorosi, non posso fare altro che aspettare la burrascosa messa in moto della stampante, che di qui a pochissimo inizierà a partorire i documenti che l’uomo più profumato del mondo consegnerà al suo cliente. Ed infatti prontamente la stessa inizia a darsi da fare per aiutare col suo aiuto la più grande opera del nostro uomo. La stampa è di una certa importanza: molte pagine. La stampante parte più lenta, ma una volta fatta la prima pagina, le altre seguono rapidamente, mentre lui sorveglia curvo sulla macchina, ad assicurarsi benigno che niente possa andare diversamente da come previsto.

L’ultimo foglio esce alla fine dalla stampante, e questa annuncia con un orgoglioso silenzio la fine del suo lavoro svolto con rapidità ed efficienza. Ma tale era l’impazienza del nostro uomo che il vassoio di uscita era stato svuotato più volte, come a cercare di agevolare il lavoro della macchina alleggerendone il vassoio di uscita. I pochi fogli rimasti vanno subito ad unirsi a quelli già prelevati, e rapido come era entrato, l’uomo più profumato del mondo esce da questo ufficio per tornare nel suo.

Come posso resistere a sapere quale cliente verrà deliziato da tanta perizia? Chiedo alla stampante di dirmi, attraverso una discreta comunicazione digitale, almeno il titolo del lavoro appena svolto. La stampante non fa segreti, e me lo dice subito.

E nel caso vogliate saperlo anche voi, eccolo qui sotto.

Lascia un commento